Un allenamento particolare. Sfruttando il sole e il caldo che, seppur a momenti alterni, ancora caratterizzano questa coda di estate romana, la Rugby Roma è stata ospite per una mattinata di lavoro in spiaggia a Sabaudia di Oasi di Kufra, storico sponsor del club. Ad accogliere il coach Daniele Montella, lo staff e la squadra è stato Alessandro Rossi, il padrone di casa.
Oasi di Kufra è un angolo di paradiso composto da due strutture: Kufra Sea, ovviamente sul maìre, e Kufra Lake, una piccola perla bianca sul Lago di Paola che si erge tra i colori del Parco Nazionale del Circeo. “Gestiamo il primo dal 1986, mentre il secondo è un’acquisizione recente di 5 anni fa”, racconta Rossi. Che è legato alla Rugby Roma da amicizie pluridecennali. “C’era una storica amicizia con Alberto Emett, poi con Bobo Corvo e Silvio Tarroni. Loro giocavano negli anni 80 e io seguivo il rugby. Anche in tv, quando trasmettevano quello che allora era il 5 Nazioni”. Poi le ben note vicende hanno condotto alla rinascita della Rugby Roma e alla presidenza di Bebo Emett. E da ormai 8 anni Oasi di Kufra è tra gli sponsor della Rugby Roma. “Sono convinto che il mondo dell’impresa debba fare la sua parte nelle attività legate al sociale. In questo caso parliamo di una realtà sportiva sana, che rappresenta una grande opportunità per i ragazzi che decidono di abbracciarla. E la Rugby Roma rispecchia in pieno questa filosofia”.
Con i suoi campi da padel, le palestre, il beach volley, il canottaggio, Oasi di Kufra manifesta una spiccata sensibilità nei confronti dello sport e per questo la visita della Rugby Roma non si è risolta in un semplice pranzetto… “La mattina hanno lavorato in spiaggia”, sorride Rossi. “La gente si è un po’ stupita, poi però ha iniziato a seguirli con affetto. E’ un gruppo di ragazzi che si fa voler bene, che creano intorno a loro un ambiente sano, di sana spensieratezza, divertimento e impegno”. Uno spirito nel quale Rossi si rivede perfettamente nella sua attività: “Sono le parole chiave che ci guidano nel nostro lavoro quotidiano”. E che alla Rugby Roma conoscono bene.