Il mediano di mischia della Rugby Roma convocato in extremis e poi in campo nella sfida di L’Aquila con le Fiamme Oro: “Spero di poter tornare e mostrare il mio valore”
Tutti in campo nel secondo tempo i sei della Rugby Roma nel test che i Lupi hanno giocato venerdì a L’Aquila, perso 71-3 con le Fiamme Oro. La seconda uscita della rinata selezione del Centro Sud, dopo l’esordio di giugno a Madrid, è arrivata nella giornata di chiusura delle celebrazioni della 730/a Perdonanza Celestiniana, evento che da sempre mescola la storia e la cultura del capolugo abruzzese e la sua passione per il rugby. Con i due tecnici, Alfredo De Angelis e il nostro Daniele Montella, costretti più volte a rimodulare la lista dei convocati, dovendo tener conto di naturali indisponibilità visto il momento, proprio nel mezzo della preparazione estiva dei vari club, si è corsi ai ripari pescando a piene mani dal gruppo Rugby Roma, tornata al lavoro proprio da pochi giorni dopo il break concesso a metà mese.
Così, se per l’Aquila erano stati inizialmente convocati le ali Alessandro Fabio e Christian Siragusa, l’apertura Sean Valsecchi e l’estremo Marco Pollak, si sono aggiunti prima il flanker Riccardo Cioni, che ha fatto almeno in tempo a prendere parte all’unico allenamento di martedì scorso, e poi il mediano di mischia Andrea Casasanta. Particolarmente sentita la chiamata di Andrea, visto che a 26 anni era rimasto a malincuore tagliato fuori dai programmi dei Lupi, intenzionati, come era stato messo in chiaro al varo del progetto nei mesi scorsi, a dare spazio soprattutto agli under 23 dei club coinvolti.
Non è un mistero che il mediano di mischia della Rugby Roma era rimasto male per questa preclusione legata all’età, visto che da subito si era interessato all’idea della rinascita delle selezione dei Lupi. “E infatti sono rimasto contentissimo della chiamata in extremis, non me l’aspettavo davvero”, ci confida Casasanta. “Resta l’amaro in bocca per il risultato, loro erano più compatti e con concretezza hanno saputo sfruttare i nostri errori, soprattutto da mischia e in contrattacco”. Ora Casasanta spera di poter tornare a indossare questa maglia e che la selezione possa aprirsi a tutti: “Spero di avere altre occasioni per dimostrare il mio valore”.