Domenica per la quindicesima giornata di Serie A la Rugby Roma affronta la difficile trasferta in Abruzzo, il mediano di mischia: “Veniamo da un buon momento, l’obiettivo è vincerle tutte”
Le condizioni per proseguire nel momento positivo ci sono tutte: striscia vincente, squadra motivata, morale alto. E lavoro di qualità, soprattutto, come tiene a sottolineare Andrea Casasanta: “Al campo siamo sempre in tanti e lavorando assieme alla cadetta, che avrà una partita molto importante contro l’Arnold, manteniamo tutti un livello di concentrazione molto alto”. Qualità che servirà tutta per affrontare la trasferta di domenica a L’Aquila, contro una squadra che, come la Rugby Roma, ha tradizione e voglia di tornare ai vertici. Con Matteo Battarelli che partirà dalla panchina e i gradi di capitano affidati a Juan Pablo Rivas, Casasanta sarà il vice. “Noi puntiamo al secondo posto e a non perdere più fino alla fine del campionato”, dice il mediano di mischia.
Dopo 14 giornate del campionato di Serie A, nel Girone 4 la Rugby Roma è a -11 dalla capolista Livorno e a +4 su Firenze. “Abbiamo lasciato per strada e soprattutto in trasferta - dice Casasanta - qualche punto che ci avrebbe invece permesso di lottare testa a testa con Livorno fino alla fine. Ma ora veniamo da una serie di partite molto positive. La trasferta di Napoli poteva essere ostica, visto che per nostra abitudine fatichiamo un po’ ad adattarci all’avversario: avremmo potuto complicarci la vita, invece abbiamo avuto il giusto atteggiamento. Anche perché forse finalmente abbiamo imparato che contro avversari che ci metto l’anima dall’inizio alla fine, se resti indietro, poi non è semplice riprendere la partita”. Squadre che ci mettono tutto, come L’Aquila, appunto. “Ma noi andiamo alla ricerca di una conferma, sapendo che sarà durissima”, replica ‘Gummy’. “Hanno uno stadio bellissimo, è molto bello giocarci, in più lì due anni fa abbiamo colto la vittoria che ci ha regalato la promozione in Serie A. Ecco, magari anche ricordando quella sconfitta, loro vorranno riscattarsi. In casa nostra abbiamao fatto bene, ma loro hanno un bel mix tra giocatori di esperienza e giovani promettenti. In più, da veri abruzzesi, hanno un gran carisma”.
Con l’arrivo in estate di Simone Mazzi, che si è aggiunto al veterano Sean Valsecchi, Casasanta ha ora a che fare con due mediani di apertura dallo stile completamente diverso: come ci si adegua? “Con Sean c’è un’intesa che derviva dai tanti anni passati insieme, so come approcciarlo e lui lo stesso. Il suo è un gioco molto tattico con un utilizzo del piede anche eccellente, in più nei momenti chiave, conoscendo pregi e difetti di tutti i suoi compagni, sa come farsi sentire. Con Simone si è aggiunta un po’ di imprevedibilità, lui attacca tanto la linea, è un giocatore elettrico, imprevedibile e anche lui ha un ottimo uso del piede, anche se con caratteristiche differenti. Avere due giocatori così è un’arma importante”.
Anche il numero 8, il giovanissimo samoano/neozelandese Tausaga Talavou ha regalato alla Rugby Roma qualche bella opzione in più dalla mischia. “E’ un ball carrier importante, fortissimo nell’uno contro uno e in difesa. I fatti parlano chiaro. Quando riparte dalla mischia fa male, nell’impatto è molto forte. In più è giovanissimo, ha margini di miglioramento esponenziali. L’unico problema con lui è legato alla lingua, perché quando si tratta di dare comunicazioni breve e veloci, passare dall’italiano all’inglese non è facile: avrei bisogno - scherza Casasanta - di qualcosa di più rapido ed efficace, invece a volte faccio un po’ fatica a riassumere”. E allora consigli per gli acquisti: magari lo sponsor ADJ potrebbe pensare di sviluppare qualche tipo di supporto linguistico da fornire ai giocatori in campo. Legale, ovviamente.