Una giornata speciale per allenatori, staff e giocatori: con Squicciarini Rescue e American Heart a lezione per imparare manovre di rianimazione e uso del defibrillatore
Una giornata diverso per gli allenatori, lo staff e giocatori della Rugby Roma. A Tor Pagnotta si è infatti tenuto un corso “Basic Life Support and Defibrillation Heartsaver”, una iniziativa “fortemente voluta” dal direttore sportivo Fabrizio Pollak e dal consigliere Silvio Tarroni. “Per la sicurezza di tutti”, lo slogan che ha accompagnato la lezione. Un progetto reso possibile grazie alla sinergia tra Squicciarini Rescue International Training Center AHA e Gecomed Rescue e che ha dato vita appunto a un corso BLSD accreditato ARES118 nazionale e internazionale heartsaver con American Heart Association.
“Il corso di oggi - spiega Marco Squiccarini - abilita le manovre di rianimazione e uso del defibrillatore. La normativa attuale prevede la presenza del defibrillatore nel corso delle attività sportive e c’è anche un accordo recentemente firmato tra i Ministeri di Sport e Salute per garantire la sicurezza di chi fa sport e degli spettatori, sebbene non ancora completamente recepito dalle squadre dilettantistiche. Ma la presenza è obbligatoria: c’è chi pensa sia un’incombenza, invece protegge il valore della vita”. Il corso ha la durata di 5 ore: “Uno arriva che non ha idea di cosa sia una rianimazione cardiopolmonare e finisce che saprà cosa fare, come farlo e quando. E sarà in grado di utilizzare il defibrillatore”. Al corso per la Rugby Roma sono arrivati una ventina di istruttori, diversi pedriatri e medici del territorio, dei pronto soccorso, del 188 e dell’elisoccorso. E sono stati utilizzati dei manichini digitali di nuova generazione: “Per una qualità e un livello altissimi. L’esercitazione - aggiunge Squiccarini - è pratica, si vive proprio la situazione, quindi, quando capiterà, la mente di chi ha seguito il corso sarà già pronta. E la cosa fondamentale sarà far capire che si tratta di un lavoro che si deve fare in team”.
Niente di più facile allora per chi fa il rugby… O chi lo conosce bene, come Danilo Tarroni, il fratello di Silvio, che è la faccia di American Heart, la più grande rete mondiale di formazione, nata nel 1915 e che certifica 30 milioni di persone l’anno. “Il defibrillatore ha un costo di mille euro, sotto è meglio evitare… E’ un elettrodomestico che speri di non usare mai, ma la volta che ti serve, devi avere una macchina perfetta, la migliore che esiste. Con Squiccarini, oltre ad avere formato i nostri istruttori, attraverso questa iniziativa con la Rugby Roma vogliamo aprirci a tutto il territorio di questo municipio. Sarebbe la prima volta e per questo potrebbe rappresentare un segnale importantissimo”. L’obiettivo è organizzare un open day proprio a Tor Pagnotta e portare 1000 persone da certificare. Con la Rugby Roma in prima fila.