15 ottobre 2016
Non c’è molto da dire di una partita non valida per il Pomezia per mancanza del numero legale. C’è invece da dire che la partita si è comunque giocata perché abbiamo trovato giusto e sacrosanto far giocare dei ragazzi che vivono il rugby e lo sport in maniera sana e con lo spirito giusto che è quello del divertimento.
Era questo quello che più ci premeva: onorare gli avversari giocando una vera partita. Esattamente come hanno fatto loro che hanno onorato la propria maglia lottando senza sosta fino all’ultimo minuto.
I nostri ragazzi, hanno avuto modo di provare gli schemi studiati negli allenamenti settimanali e di scambiarsi di ruolo, provando nuove posizioni in attesa del rientro degli infortunati. Quel che interessa è il gioco sviluppato e vedere i miglioramenti in vista della seconda fase del campionato.
Stefano Schiavi