Il torneo di Monopoli ha rappresentato una bellissima occasione di aggregazione per i giovani delle Under 7-9-11-13 della Rugby Roma che, oltre a divertirsi, si sono conosciuti meglio nei due giorni lontani da casa. I piccoli rugbisti hanno condiviso insieme il lungo viaggio, la stanza in cui dormire e i pasti consumati sul pullman o nel terzo tempo, in un'esperienza che rimarrà impressa in loro per sempre.
Già dalle prime ore di sabato si capiva che sarebbe stato un fine settimana rilassante, all'insegna del rugby. Il Trofeo Vivai Capitanio di rugby giovanile, arrivato alla settima edizioni, ha ospitato 350 piccoli rugbisti dal Centro-sud Italia e c'era molta emozione da parte di atleti, genitori e staff. Allo Stadio Veneziani di Monopoli, oltre ai padroni di casa dell'Amatori Rugby Monopoli, hanno partecipato due società dalla Capitale, altre dalla Campania e dalla Calabria.
Molto soddisfatti, oltre ai piccoli atleti, sono stati anche i genitori che hanno visto da vicino i propri ragazzi socializzare coi rispettivi compagni di squadra: "È stata un'esperienza importante per i nostri bimbi, perché oltre ad aver messo alla prova il loro grado di autonomia, hanno anche rafforzato i legami di amicizia che si sono creati nella squadra. Quella di Monopoli è un'avventura che si ricorderanno per sempre", sono state le parole di Carla, mamma di un piccolo dell'Under 9.
"Ringraziamo la Rugby Roma per quest'opportunità: siamo sicuri che sarà molto utile per il futuro dei nostri ragazzi in questo sport. Abbiamo anche apprezzato la presenza dei dirigenti che ci hanno raggiunto fino a Monopoli per assicurarsi che tutto andasse bene. Ed è davvero andato tutto alla grande" è stato il commento di due papà di due bimbi dell'Under 7.
"E' stato un evento entusiasmante organizzato da Vitanna e Donatella di Monopoli che hanno messo tutta la loro incredibile passione che impiegano per sviluppare il movimento rugbistico in Puglia" - ha dichiarato Daniele Montella, direttore tecnico della Rugby Roma e coach del primo XV. E' stato un momento per stare insieme che ci ha fatto evadere dalla routine e ci ha fatto evadere dopo due anni di pandemia, in cui le attività si sono completamente fermate. Dalla partenza dal campo, fino al ritorno, questo torneo ci ha permesso di riscontrare una crescita. I risultati sul campo non erano l’obiettivo: la cosa più importante per noi era la partecipazione tutti insieme. Io e lo staff crediamo molto in questa filosofia e in questa metodologia di allenamento che forse non porterà risultati nell’immediato ma già ci ha fatto notevoli progressi rispetto a inizio stagione. I risultati con questo tempo e con questa mentalità arriveranno sicuramente. Sono stati due giorni, intensi in cui abbiamo visto ragazzi e genitori divertirsi insieme a noi".