Era al Tre Fontane quando dopo il fallimento la Rugby Roma tornava a muovere i primi passi. E’ rimasto nei due anni in cui si è girovagato senza una casa. Era a Tor Pagnotta quando Alberto Emett vide in quel campo abbandonato l’occasione che mai si era presentata prima in 90 anni di storia. Era lì a montare i pali, ad appendere i quadri in club house. Ed è sempre qui oggi a festeggiare le 100 presenze. Riccardo Cioni, 25 anni e una vita passata indossando sempre e solo gli stessi colori, tramandati da papà Alessandro e nonno Franco, domenica a Firenze taglierà un traguardo personale importante, significativo, storico. Perché uno come lui può senza ombra di dubbio definirsi “bandiera”. E allora, in occasione del centesimo gettone (94 con la prima squadra, 6 con la seconda, per la precisione), lo abbiamo costretto a fare qualche sforzo di memoria, che speriamo non vada poi a intaccare lo spazio dedicato alle consegne che il coach Daniele Montella impartirà lui e a tutti i 23 che scenderanno in campo per la nona giornata del campionato di Serie A, l’ultima prima della lunghissima sosta natalizia (si tornerà in campo il 14 gennaio per il derby con la Capitolina a Tor Pagnotta).
Rircordi il primo giorno al Tre Fontane?
“Ero a fare una passeggiata con la famiglia e incontrammo Silvio Tarroni, che in quel periodo era il presidente. Mi vide grande e grosso e mi disse di provare. Io ero contento, finalmente avrebbero smesso di dirmi ‘attento, fai piano, non fare male agli altri’. Il primo allenamento fu il 31 agosto, era diretto da Andrea Giacometti e fu durissimo, ero distrutto, davvero non so come ho fatto poi a farmi venire la voglia di tornare. Con me c’era qualcuno con cui gioco ancora oggi, come Andrea Casasanta e Alessandro Fabio, mentre oggi mi ritrovo a giocare col figlio di Giacometti, Gianandrea. La Rugby Roma era ripartita dalla Serie C, io ero capitano della giovanile e vincemmo il campionato regionale, poi dopo avere lasciato il Tre Fontane siamo rimasti per due anni senza casa, nomadi, ma siamo saliti in Serie B”.
E ricordi il primo giorno a Tor Pagnotta?
“Entrammo con Bebo in testa, tutta la società, abbiamo fatto un giro per quello che sembrava solo un campo disastrato. Ma avevamo tutti la consapevolezza che aver trovato questo posto sarebbe stato un passo importante, guidati dalla lungimiranza e dalla fiducia di Bebo Emett. Ricordo il giorno in cui abbiamo montato i primi pali, che non sono quelli di oggi. Fu un momento simbolico, in mezzo a un campo di terra ancora da fare, fecero calciare un drop ad Armando Lugari per celebrare il momento. Oggi lo stupore nel vedere quello che si è costruito va di pari passo con la consapevolezza di avere fatto tutti i passi giusti, senza fretta, senza frenesia. E i pali di adesso posso dire di sentirli miei, visto che stavo lì a stringere bulloni. Così come ero in club house ad attaccare quadri e maglie. Avere fatto queste cose in prima persona mi ripaga di quella convinzione che avevo avuto sin dal primo giorno”.
La prima partita con la seniores?
“La prima non ufficiale fu un’amichevole sul campo dell’Appia con una squadra svizzera. La prima ufficiale arrivò quando ero capitano dell’Under 18 e per una serie di circostanze fui convocato: si giocava in casa del Villa Pamphili in Serie B e vincemmo di un punto, giocai l’ultima mezzora. L’allenatore era Stefano Fortunato. Papà mi allenava nella 18 e dava una mano per la mischia in prima squadra. Nelle giovanili giocavo seconda linea, ma ormai sono stabile in terza con la maglia numero 7”.
Le 100 presenze a Firenze: si può vincere?
“Si può vincere! Loro hanno detto che vogliono festeggiare l’ultima partita dell’anno, ma sono certo che li metteremo in sera difficoltà. Oltre alle nostre qualità tecniche, abbiamo dimostrato di avere un’attitudine e un cuore che pochi altri gruppi hanno. Siamo in grado di superare qualsiasi difficoltà, sappiamo di avere l’atteggiamento giusto e in tutte le partite abbiamo dimostrato di saper combattare fino alla fine”.
Questa la formazione della Rugby Roma per la sfida di domenica in casa dell’Unione Rugby Firenze (Stadio Mario Lodigiani, ore 14.30): 15 Pollak; 14 Fabio, 13 Battarelli (c), 12 Zorobbio, 11 Adriani; 10 Valsecchi, 9 Casasanta; 8 Elias, 7 Cioni, 6 Trivilino; 5 Bernasconi, 4 Fatucci; 3 Battisti, 2 Rivas, 1 Chiotti. A disposizione: 16 Vivaldi, 17 Lo Guzzo, 18 Ralaimaroavomanana, 19 Fratini, 20 Tarroni, 21 Casagrande, 22 Fabiani, 23 Pastore Stocchi.