Quarto derby in arrivo, c’è la Capitolina a Tor Pagnotta. La ripresa del campionato di Serie A, fermo dallo scorso 17 dicembre, prevede per la Rugby Roma, reduce dal colpo a Firenze, l’ultimo confronto stracittadino, con un bilancio che finora è positivo: due vittorie in trasferta con Villa Pamphili e Primavera, sconfitta in casa con la Lazio. E la sfida di domenica può anche segnare un momento molto importante per la classifica: ci dirà infatti se la squadra di Daniele Montella potrà restare agganciata al treno delle migliori o si scaverà un solco poi difficile da ricolmare. La Rugby Roma dopo 9 giornate è infatti saldamente al sesto posto, a +6 sul Civitavecchia, ma a -5 proprio da Capitolina e Avezzano.
Chiaro che per una neopromossa si tratta di una classifica più che lusinghiera, ma il blasone del club, uno staff tecnico di livello e una rosa molto ben costruita e assortita, suggeriscono un’ambizione difficile da celare. “Loro sono davanti, ma noi vogliamo restare nelle zone alte della classifica”, dice Andrea Casasanta. Il venticinquenne mediano di mischia di Ostia ammette che fra i derby romani, questo è quello a cui tiene di più: “Per me e per tanti altri compagni, la sfida con l’URC è sempre stata la più sentita. Per me lo è da quando sono piccolo e andavo a vedere la Rugby Roma in cui giocava mio fratello e le sfide in Top Ten con la Capitolina. In più con loro a mediano mischia potrebbe giocare Carlo Vannini, che era compagno di squadra di Riccardo: lo indicavano come un gran prospetto per il futuro. Questa è una di quelle partite nelle quali a livello rugbistico e di personalità devi dare qualcosa in più”
Forse per questo il coach Montella alla ripresa degli allenamenti ha tirato le orecchie alla squadra: “Forse siamo rientrati agli allenamenti con la testa un po’ in vacanza, ma dalla prima settimana di gennaio, dopo che ci siamo presi qualche ramanzina, abbiamo switchato. Sono servite anche le parole di Daniele: ci ha ricordato che la società ora è top e che quindi spetta a noi giocatori dare qualcosa in più se vogliamo lasciare un segno”. Casasanta domenica toccherà quota 70 presenze in prima squadra. “Ho due obiettivi”, ammette. “Superare mio fratello (che è arrivato a 86, ndr.) e riportare la Rugby Roma in Elite. Oggi che ci sono io al suo posto, ricordo tutti i sacrifici che ha fatto, tutte le volte che si imbarcava da Ostia per andare agli allenamenti. Riccardo oggi vive a Bali, non esprime troppo i suoi sentimenti, ma so che mi vuole bene ed è contento che io giochi con la Rugby Roma. Magari sarà un po’ invidioso perché gli dicono che io sono più forte. Differenze tra le due epoche? Forse nella sua squadra, fatta di professionisti e con molti stranieri, non era facile creare un gruppo così unito come quello che abbiamo noi. Un gruppo di 40 ragazzi sempre presenti al campo: questo fa salire anche il livello di competività all’interno. E’ difficile guaadagnarsi il posto e ancor più difficile conservare la maglia”.
Andrea sottolinea anche l’importanza specifica del ruolo di mediano di mischia: “E’ diverso dagli altri, perché per posizione in campo e vocazione deve conoscere bene l’aspetto mentale di tutti i compagni. Deve farsi voler bene da tutti e deve dare l’esempio, deve dare sempre di più”. Come nell’ambiente in moltissimi sapranno, quello di Andrea Casasanta è un grosso nome nel panorama dello skateboard italiano: ma alla fine, tra rotelle e palla ovale, cosa sceglierà in futuro? “Ho avuto la fortuna di essere baciato dal talento in entrambi gli sport. Con lo skate sono anche coinvolto iun un progetto sui giovani con la nazionale. Alla fine resterò per sempre ‘Gummy’, non lascerò mai nessuno dei due”.
Questa la formazione della Rugby Roma per la sfida di domenica con l’Unione Rugby Capitolina (Stadio Renato Speziali, ore 14.30): 15 Pollak; 14 Fabio, 13 Battarelli (c), 12 Zorobbio, 11 Gualdambrini; 10 Valsecchi, 9 Casasanta; 8 Elias, 7 Cioni, 6 Trivilino; 5 Bernasconi, 4 Fatucci; 3 Battisti, 2 Rivas, 1 Ralaimaroavomanana. A disposizione: 16 Vivaldi, 17 Lo Guzzo, 18 Fratini, 19 Falcini, 20 Tarroni, 21 D’Angeli, 22 Adriani, 23 Pastore Stocchi.