All’andata fu una bellissima partita, “forse la più bella di tutto il campionato”, che mise in evidenza i molteplici aspetti che contribuiscono a disegnare quella che è oggi la Rugby Roma: “Un brutto inizio, il carattere per riprenderla, la genialità per vincerla”, ricorda Riccardo Trivillino. E’ ancora tempo di derby allora, l’ultimo stracittadino, domenica in casa della Capitolina per la ventunesima e penultima giornata del campionato di Serie A.
E tocca al tallonatore bianconeroverde riavvolgere il nastro e tornare indietro a quel 36-34 dello scorso 14 gennaio: “L’inizio fu un distrastro, sotto 0-14 - racconta Trivillino - essenzialmente per nostri errori e distrazioni. Poi però, come ci è accaduto molte volte, abbiamo turato fuori il carattere e l’abbiamo rimessa in piedi. Quindi siamo stati bravi a gestirla con l’attenzione, fino all’invenzione di Andrea Casasanta che a tempo scaduto ci ha regalato sorpasso e vittoria. In quella partita la mischia ha fatto la differenza, ci ha permesso di girare la sfida dalla nostra parte”. Un tema ovviamente caldo in vista del ritorno: “Ovviamente dobbiamo ripetere quel tipo di rendimento. Purtroppo ci capita spesso di inizare col piede sbagliato, anche se poi, quando riusciamo a mantenere la calma, riusciamo a recuperare. Certo domenica con la Capitolina sarebbe il caso di partire bene, senza commettere errori, giocare con il giusto cinismo e la giusta cattiveria. Loro hanno una linea di trequarti che gioca qualsiasi pallone da qualsiasi parte del campo. Anche in difesa sono ottimi, col doppio placcaggio recuperano molti palloni, quindi servirà grande attenzione sui punti d’incontro e un perfetto lavoro a terra del portatore. In più vengono da due sconfitte e giocano in casa: per noi sarà la partita più dura di questo finale di campionato”.
Solo in caso di vittoria, la Rugby Roma, sesta con 54 punti, potrebbe tenere aperta fino alla fine la corsa per il quinto posto, visto che la Capitolina la precede a +9, anche se poi la squadra allenata da Andrea Cococcetta avrà un’ultimo impegno decisamente più agevole in casa del Villa Pamphili, rispetto a quello del XV bianconeroverde (che ospiterà Civitavecchia, settimo a quota 46). Al netto di una lotta per la promozione che non riguarda la Rugby Roma, non conoscere ancora il format dei prossimi campionati impone alla squadra di Daniele Montella l’obiettivo di provare a raccogliere il massimo nelle due partite che restano. “Non vogliamo lasciare niente di intentato - dice infatti Trivillino - e ci piacerebbe finire in maniera positiva le ultime due giornate. Non vogliamo lasciare punti per strada, se non altro per una questione di orgoglio: siamo una squadra di carattere e vogliamo sempre provare a imporci”. Anche perché il percorso fatto da inizio stagione mostra una squadra che giornata dopo giornata è cresciuta, mettendo in evidenza un equilibrio sempre maggiore nel gioco. “E’ vero, oggi siamo una squadra più completa, la mischia non è lì solo per fare il lavoro sporco, ma per offrire ai nostri ottimi trequarti palloni di qualità per fare in modo che completino lo sforzo”.
Ne è un esempio la seconda delle tre mete segnate da Christian Siragusa con Firenze, a rifinire alla bandierina di sinistra una serie di avanzamenti palla in mano delle prime linee sull’out opposto. “Un gioco che dall’inizio dell’anno è cresciuto con un sempre maggiore equilibrio”. A proposito di Firenze, però, nel primo tempo si è visto tutto il peggio della Rugby Roma: “Prima della partita - conferma Trivillino - eravamo convinti di vincerla, poi in campo abbiamo commesso errori su errori. Non so se poi è stato l’effetto della strigliata dell’allenatore all’intervallo, ma ci siamo guardati in faccia, non potevamo essere quelli, e una diversa attitudine e una differenza di condizione fisica che poi a un certo punto della partita è emersa, ci hanno permesso di ribaltarla. Siamo una squadra molto emotiva e in campo è determinante la guida dei nostri leader. Con Firenze posso dire che Amedeo Fatucci è stato fondamentale, ci ha trasmesso la calma che serviva. Se individualmente riusciamo a mantenerci saldi, poi tutto si riflette sulla squadra. Sono i nostri leader che determinano il nostro carattere”.
E proprio con l'occasione della sfida in campo alla Capitolina, la Rugby Roma vuole far arrivare al club di via Flaminia tutta la sua solidarietà per le condizioni di Federico Maesano, l'atleta bluamaranto coinvolto un paio di mesi fa in un terribile incidente. "Prima che al rugbysta, il nostro pensiero - dice il direttore sportivo Fabrizio Pollak a nome della società - va al ragazzo, al quale ci stringiamo tutti in un ideale abbraccio, provando a trasmettergli la forza di cui ha bisogno per superare l'avversità che lo ha colpito. Il primo pensiero è per la sua salute, il rugby, in casi come questi, viene dopo".
Questa la formazione della Rugby Roma per la sfida di domenica con l’Unione Rugby Capitolina (Campo dell’Unione, ore 15.30): 15 Pollak; 14 Fabio, 13 Battarelli (c), 12 Zorobbio, 11 Gualdambrini; 10 Valsecchi, 9 Casangrande; 8 Elias, 7 Trivillino, 6 Cioni; 5 Bernasconi, 4 Fatucci; 3 Battisti, 2 Rivas, 1 Fratini. A disposizione: 16 Chiotti, 17 Ralaimaroavomanana, 18 Perissa, 19 Falcini, 20 Adriani, 21 Casasanta, 22 A. Pastore Stocchi, 23 Siragusa.