Chiudere con due sconfitte consecutive il campionato non può far piacere,. Ma non cancella quanto di buono fatto dalla neopromossa Rugby Roma nella sua prima stagione in Serie A (Girone 3), chiusa al sesto posto con 55 punti, a +3 sul Civitavecchia, passato oggi per 23-21 sul campo di Tor Pagnotta grazie a un calcio piazzato a tempo scaduto. La stessa beffa che la squadra di Daniele Montella aveva subito nella gara di andata. “Più che le due con Civitavecchia, mi sono rimaste indigeste le sconfitte di Napoli e Livorno, semplicemente perché in quesi casi ci abbiamo messo del nostro con prestazioni non all’altezza”, dice il presidente Roberto Corvo

Che nel salutare la stagione che si conclude, ci tiene a partire da una considerazione fondamentale: “Siamo molto orgogliosi del lavoro fatto, perchè non è da tutti affacciarsi a una categoria superiore e stabilirsi nella metà alta della classifica, senza considerare l’amaro in bocca che ci hanno lasciato le due partite perse malamente a Napoli e Livorno”. Che avrebbero dato alla classifica una dimensione addirittura clamorosa: “Ai ragazzi ho detto che la stagione è stata eccezionale”. Corvo che nell’analizzare la stagione mette nel conto anche l’impegno della seconda squadra e di tutto quello che c’è dietro: “Riflettevo assieme ad Alessandro Perissa, uno dei carismatici leader della Rugby Roma: nascere e crescere qui dentro, con questi colori, anche se per qualche anno qualcuno, complici le circostanze che ben conosciamo, è andato un po’ in giro, poi quando torna qui non può non farci pensare che il progetto che ruota attorno al nostro bellissimo centro sportivo è più che azzeccato”. La Rugby Roma, nelle parole del suo presidente, vuole crescere assieme ai suoi ragazzi. “A quei bambini che sono qui oggi e che siamo certi rivedremo adulti con barba e basette in prima squadra”, sorride Corvo. “I risultati della prima squadra sono arrivati grazie al grandissimo impegno di ragazzi che hanno tolto molto alla loro vita privata per migliorare sul campo e in palestra, fanno tanti sacrifici, ma poi vengono anche ripagati dal calore che viene loro trasmesso da questo posto e da chi lo frequenta. E’ bello avere un posto dove stare insieme, dondividere il tempo e una birra. E posso dirlo rifacendomi alla mia esperienza da giocatore, quando rappresentavamo in campo gruppi dirigenziali storici. Oggi posso rendermi conto di quanto sia potuto essere difficile per loro reperire risorse economiche senza poter contare su quelle logistiche, come il centro al quale abbiamo dato vita oggi. I ragazzi se ne rendono conto e avvertono la fortuna di poter giocare in un posto del genere”.

E sul quale si vogliono far crescere radici ancora più robuste: “Come quelle del pepe rosa che abbiamo piantato due anni fa e che inizia a farsi sempre più solido… Vogliamo crescere anche come club, è ovvio, siamo la Rugby Roma, dobbiamo ambire al massimo livello, ma dobbiamo anche tenere presente che per avere radici sempre più salde, forse è meglio metterci qualche anno in più, piuttosto che rischiare di rovinare tutto. Ci vorrà forse una fotosintesi più lunga, ma quell’albero poi verrà fuori solidissimo”. La partita con Civitavecchia è stata anche l’ultima in carriera di Gigi Gualdambrini, che proprio Corvo prende come esempio: “E’ esattamente lui il prototipo di quello che mi aspetto dalle nuove generazioni di ragazzini venuti a crescere qui da noi. E’ da ragazzi come Gigi, dalla sua traiettoria sportiva, che riconosci quello che può essere definito come un viscerale attaccamento ai nostri colori. Ma non è solo nei giocatori che si vede l’attaccamento: penso alla disponibilità sempre maggiore dei genitori, penso ai nostri ragazzini che vanno in giro per tornei, a un vicepresidente come Massimiliano Morolli che perde ore e ore di sonno per seguire e alimentare un trend comunque sempre in grande crescita”.

Trend in crescita, attaccamento, ambizioni: tutto sembra organizzato per sfruttare al meglio le risorse a disposizione. Anche se poi, e qui il presidente Corvo vuole far emergere tutto il suo disappunto, la rivoluzione dei format dei prossimi campionati, quando la Serie A di oggi diventerà una A2, rappresenta un ridimensionamento ingiustificato: “L’hanno sbandierata come la rivoluzione senza retrocessioni, ma dal nostro punto di vista hanno degradato 30 società. Perché se è vero che la soluzione di concentrare 10 squadre in una Serie A1 cuscinetto, consente di gestire le spese a un livello intermedio, dall’altro lato hai declassato, tolto ambizioni e riconoscimento a club che quest’anno hanno speso anima e risorse. Non ci si rende conto forse di quale difficoltà ci sarà nel promuovere il proprio lavoro presso sponsor e istituzioni se ci si ritrova declassati da una Serie A a una Serie A2? E’ stato inferto un vero e proprio danno a 30 club”.

Questo il tabellino.

Roma, stadio Renato Speziali.

Domenica 5 maggio 2024, k.o. 15.30.

Rugby Roma: Pollak (54’ Adriani); Cappucci (20’-30’ Vivaldi, 52’ Giacometti), A. Pastore Stocchi, Zorobbio, Gualdambrini (68’ Casagrande); Valsecchi, Casasanta (66’ D’Angeli); Elias, Falcini (52’ Trivillino), Perissa; Bernasconi, Fatucci; Chiotti (30’ Vivaldi), Rivas (71’ Nini), Ralaimaroavomanana (54’ Fratini). All. Montella.

Civitavecchia: Tremulo; Santoro, Vender (76’ Carabella), Vella, Robazza; Alegiani, Borgna; Duca, Asoli (49’ Fraticelli), Auriemma; Manuelli, Bollo; Moreno (38’ Centracchio), Castelnuovo, Nicita. All. Lo Greco.

Marcatori: 4’ e 13’ m. Moreno tr. Tremulo/C, 32’ m. Zorobbio tr. Valsecchi/R; 45’ e 59’ c.p. Valsecchi/R, 75’ m. Casagrande/R, 80’ c.p. Tremulo/C, 82’ c.p. Valsecchi/R, 88’ c.p. Tremulo/C.

Arbitro: Daniele Vagnarelli (Milano).

Cartellini: giallo 20’ Chiotti/R.

Calciatori: Valsecchi/R 4/5, Tremulo 5/5.

Punti conquistati in classifica: Rugby Roma 1, Civitavecchia 4.

Note: 238 spettatori.

Contatti

Indirizzo: Via Di Tor Pagnotta, 351
Roma, RM, Italia

Tel: +39 065923799
Cell: +39 3801822281

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Orario: Lun.-Ven. 16:00-20:00