Definirlo “big-match” rende finalmente l’idea di quanto la Rugby Roma si stia avvicinando sempre di più al ruolo che storia e blasone le impongono. Solo alla seconda stagione in Serie A, dopo anni di risalita e costruzione, la sfida di domenica in casa del Livorno rappresenta per il club la certificazione che la strada che si sta percorrendo è quella giusta. La classifica del Girone 4, alla viglia della prima giornata di ritorno, vede Livorno saldamente al comando con 40 punti, con la Rugby Roma che è ora sola al secondo posto a quota 33, a sua volta a +3 su Firenze. Definire quindi “big-match” la partita del “Carlo Montano” è correttissimo.
Ricordando poi che l’unica sconfitta patita in campionato dal Livorno resta proprio quella di Tor Pagnotta di 3 mesi e mezzo fa. “Già dalla settimana prima di Civitavecchia avevamo chiesto alla squadra sacrificio, di mettere il rugby davanti a tutto”, racconta l’head coach Daniele Montella. “Con piacere abbiamo osservato che tutti i ragazzi si sono dedicati al 100 percento. E’ normale che in una squadra fatta di non professionisti ci siano altre priorità, il lavoro, la famiglia, lo studio, ma dalla disponibilità totale che tutti hanno offerto ho capito che questa squadra può fare ancora di più di quello che sta già facendo”. Anche perché in pochissimi potevano immaginare la Rugby Roma così in alto. “E ancora oggi ci dicono che siamo arrivati al massimo, che Livorno è più forte, che dovremo farcene una ragione. E non è nemmeno così sbagliato, se guardiamo a oggi, visto che hanno 7 punti in più in classifica”. E allora, come andare oltre questo ruolo di sfavoriti? “Innanzi tutto - spiega Montella - con il lavoro fatto in queste settimane. Abbiamo cercato l’equilibrio tra mentalità e tattica. Perché una partita la puoi anche preparare alla perfezione, ma se poi non ci metti la testa non riesci a performare bene e rispettare la tattica”. E poi ci sarà la forza del gruppo. “A Livorno vengono tutti, anche il videoanalyst per riprendere la partita. Visto che possono sempre accadere imprevisti con le riprese, meglio avere la certezza di poter poi pubblicare e analizzare la partita”.
E Montella sottolinea anche un altro aspetto, rispetto all’importanza della partita: “Importanza che è stata riconosciuta anche dalla stessa federazione e dal settore arbitrale, visto che hanno designato una terna di Elite, guidata da Lorenzo Negro, un fischietto emergente che ha appena diretto Fiamme Oro-Colorno nella massima divisione. Si può vincere o perdere, ma è un segnale di rispetto verso chi giocherà una partita così importante”. Se della Rugby Roma ovviamente conosciamo pregi, difetti e percorso, è importante anche capire come Livorno ha costruito questo suo primo posto, vincendo tutte e 8 le partite dopo la sconfitta nella prima giornata. "Hanno due, tre giocatori come Tancredi o Del Bono reduci dalla massima categoria, che tornando nella loro Livorno hanno portato un bel bagaglio di esperienza. E poi c’è il rendimento fuori casa: loro le vincono tutte chiudendo già discorso e bonus nel primo tempo, hanno una mentalità mostruosa. A noi invece fuori casa manca un po’ di fame, di cattiveria per raccogliere il massimo. Come accaduto proprio domenica scorsa a Civitavecchia”. Livorno che però per battere Firenze, che è pur sempre la terza in classifica, ha dovuto faticare un bel po’. “Almeno questo è quello che ci raccontano, visto che - sorride Montella - non abbiamo avuto la possibilità di visionare la partita…”.
Insomma, risultato a parte, cosa ci si dovrà aspettare dalla Rugby Roma a Livorno? “Sarebbe una bella soddisfazione far vedere che siamo competitivi. Che, rispetto all’inizio della stagione, quando abbiamo cambiato diverse cose e diversi elementi, ci siamo assestati e intrapreso un percorso corretto. Certo, ci aspettiamo anche che poi Livorno le vinca tutte fino alla fine, ma questo non dovrà cambiare la nostra percezione e la consapevolezza di dover continuare a lavorare duramente su noi stessi”.