La Rugby Roma ritrova la sua femminile. Dalla stagione 2023-24, infatti, per la prima volta si aprirà alla categoria Under 14 completamente al femminile: la strada più idonea per non disperdere quel piccolo patrimonio che il club negli ultimi anni ha visto crescere sui campi di Tor Pagnotta. A prendere le redini della squadra sarà Eva Belisario, una garanzia. “Partendo dalle ragazze nel nostro vivaio, si è deciso di mantenere le nostre tesserate e continuare a farle crescere per arrivare a una squadra totalmente nostra. Saremo un punto di riferimento, vogliamo accogliere tutte quelle ragazze che per questioni di logistica possono trovare nel cìnostro campo un punto di riferimento comodo”, spiega Eva.
Il problema, infatti, è che fino all’Under 13 ragazze e ragazzi possono giocare assieme, ma dopo, se il club non ha un settore femminile, rischiano di doversi sobbarcare lunghi viaggi per trovare un’altra squadra o peggio ancora smettono. “La prima cosa che per una ragazza o per i genitori che la devono accompagnare, è una situazione comoda, che incide anche sull’allenamento e quindi sul divertimento che si prova nel praticare lo sport. Oggi il nostro è un bellissimo centro sportivo e abbiamo pensato che il modo migliore per completarlo fosse avere maschile e femminile. Non volevamo che le ragazze che abbiamo cresciuto rischino di abbandonare”. Ma di che numeri parliamo? “Al momento ne abbiamo tre che stavano con i maschi nell’Under 13 e un’altra in Under 11 che verrà direttamente con noi alla 14. A 13 inizia a sentirsi un certo divario fisico tra ragazzi e ragazze, quindi meglio iniziare a giocare con lo stesso sesso. A settembre contiamo di arrivare su un buon numero di atlete, sono certa che potremo iniziare a gettare le basi di questo percorso. L’Under 14 parteciperebbe al campionato seven regionale, con un calendario che sarà fatti dai raggruppamenti al sabato o la domenica”.
Anche Eva ha iniziato a giocare a rugby… per comodità. “Inizialmente è stata colpa di mio fratello Leopoldo: lui giocava col Villa Pamphili e per non farmi stare sola a casa mi portava agli allenamenti. Non c’erano altre bambine, ma sono rimasta. Io sono di Monteverde e il Villa del professor Salvatore Gallo era comodissimo. Non ho più smesso e dopo avere giocato per 25 anni, sono ancora qui. E mio fratello è diventato arbitro, tanto per ricordare che chi si avvicina al rugby poi lo trasforma nella sua filosofia di vita”. E alla comodità, si aggiunge però una questione romantica, se vogliamo anche un incredibile cerchio della vita che si va a ricomporre, vero? “Daniela Gini era stata mia avversaria nei derby, io al CUS e lei con il Frascati, poi diventammo compagne quando i due club decisero di chiudere le femminili e noi creammo appunto quella Rugby Roma che non c’era più dagli anni 80. Era il 2005 e a fare la squadra c’era suo papà Massimo: è per un incredibile destino, oggi io alleno il figlio di Daniela, che si chiama come il nonno, nell’Under 9. Avere avuto allora Daniela come compagna e capitana in quella Rugby Roma e ritrovarla oggi come mamma di un mio bambino mi ha fatto tornare in mente i ricordi bellissimi vissuti sul campo da gioco, ma al tempo stesso mi fa avvertire un senso di responsabilità, perché devo essere all’altezza di allenare il figlio del mio vecchio capitano”. Daniela Gini, che a bordo campo si guarda l’allenamento del suo Massimetto sotto la guida di Eva: una situazione che a Tor Pagnotta è diventata una normalità, ma che a qualcuno ha fatto venire idee un po’ ardite… Non facciamo nomi. “Certo che sarei onorata e felice - ammette Eva Belisario - di averla magari al mio fianco in questo nuovo percorso con l’Under 14 femminile, magari anche come consigliere, come stimolo per allargare le nostre vedute”.
A quanto pare la proposta c’è, Daniela Gini si lascerà sedurre dal suo vecchio amore, la Rugby Roma?