Una maglia tenuta nei cassetti per una settimana, una maglia che ancora non si può svelare. Il rapporto tra Macron e la Rugby Roma è una cosa seria e proprio per questo motivo Andrea Marini, il manager del Macron Sports Hub Roma Nord, neanche di fronte a un palese tentativo di corruzione (birra e mozzarella di bufala…), cede: niente anteprime, per la maglia della Serie A bisogna aspettare. “Posso dire soltanto che ovviamente saranno rappresentati i colori della società, ma che uno sarà predominante e conferirà grande eleganza”, si lascia sfuggire Andrea.
Che poi è ben più prodigo di rivelazioni quando gli si chiede della genesi della maglia celebrativa prodotta per festeggiare la promozione in Serie A: “L’idea è stata del direttore sportivo Fabrizio Pollak. Ormai si può dire, era pronta per la partita in casa con Catania, ma la Capitolina ha vinto la sua partita e quindi la promozione è slittata di una settimana. Poco male, ormai ne eravamo tutti certi e abbiamo solo devuto tenere le maglie nei cassetti per una settimana in più. Per un marchio importante come Macron è ordinaria amministrazione. Avendo a che fare con tantissimi soggetti, capita anche di lavorare di notte per accontentare un cliente”. A proposito, che tipo di cliente è la Rugby Roma? “Averla tra i nostri clienti è motivo di enorme prestigio. E’ anche l’ultimo club romano ad avere vinto lo scudetto nel rugby”.
Per Andrea Marini, a livello personale, il rapporto è anche più… sentimentale. “Nasce tutto dal rapporto di lavoro che mi legava presidente Alberto Emett, che oltretutto era molto amico dell’amministratore delegato Gianluca Pavanello. E’ anche venuto diverse volte a trovarli, così abbiamo iniziato a fare qualche piccolo lavoro. Loro avevano un contratto in essere, ma gli siamo stati dietro e anche se come località siamo lontani, noi a Roma nord e la Rugby Roma a sud, ci siamo sentiti subito in sintonia. Ricordo quando hanno preso Tor Pagnotta e si sono riassestati, mi è rimasta impressa l’accoglienza, ti fanno subito sentire a casa. A Roma abbiamo altre squadre e posso dire che le società sono fatte di uomini e qui ho trovato una grande famiglia. Ed è esattamente la stessa filosofia che guida il nostro Macron Sports Hub, vogliamo che tutti si sentano a casa”.