Bandiera e capitano, allenatore e presidente. Un monumento della Rugby Roma e dell’intero movimento ovale italiano e ovviamente capitolino. Francesco Gargiulo è stato questo, un grandissimo rappresentante, in campo e fuori, dei colori bianconeroverdi, lui che era nato nello stesso mese e appena 11 anni dopo l’atto costitutivo di Villa Torlonia. Franco si è spento all’età di 83 anni lasciando un vuoto, ma anche una profondissima traccia nella storia della Rugby Roma. “Una traccia che prosegue ininterrotta a Tor Pagnotta ogni primo mercoledì del mese, quando intorno a un tavolo si riuniscono tanti vecchi rugbisti, da sempre sotto lo simolo di Franco Gargiulo”, dice Roberto Corvo, il presidente della Rugby Roma.

Al di là del rugbista che in campo e fuori ha ricoperto tutti i ruoli, infatti, a Corvo piace ricordare l’impegno mai venuto meno nel tenere vivi legami storici: “Ricordo quando io, giovane capitano, venivo condotto dal presidente Renato Speziali a questo appuntamento, inizialmente a via Margutta. Ed è bello - dice Corvo - che dopo tanto tempo Gargiulo, insieme a Maurizio Bocconcelli, siano riusciti a riportare questo evento a casa, alla Rugby Roma. In questa giornata così triste, vorrei che da subito il testimone lasciato da Franco possa essere raccolto e che si continuino a raccontare vecchie storie e storie più recenti, sempre con lo stesso spirito di aggregazione. Tramite il comune vocabolario del rugby, Franco è riuscito a tenere unita tutta Italia”. Dal circolo del giornalisti al Flaminio, passando per Cus Roma e Capitolina, il pranzo del primo mercoledì del mese rappresenta l’ultimo e infinito lascito di Franco Gargiulo. “Per lui che è stato una bandiera della Rugby Roma - dice ancora Corvo - vorrei che all’ultimo saluto fossero presenti tante bandiere della Rugby Roma”.

Oltre alla maglia della Rugby Roma, Gargiulo, seconda linea, ha indossato per 4 volte la maglia della Nazionale. In Serie A ha messo assieme 238 partite, giocando anche per Cus Roma, Esercito, Rugby Parma e Cus Genova. E proprio a porre l’accento sul legame indissolubile con la Rugby Roma, la figlia Margherita e la moglie Alessandra hanno proposto di non acquistare fiori per il funerale, che si terrà probabilmente martedì pomeriggio, ma di offrire un contributo al settore giovanile del club: "Il modo migliore per testimoniare l'amore immenso per il suo sport e in continuità con tutto quello che ha sempre fatto". Per ottenere tutte le indicazioni necessarie per adempiere a questa volontà della famiglia, la Rugby Roma mette a disposizione la sua segreteria (telefonando dalle 15.30 allo 065923799 o scrivendo una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). 

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