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Con la promozione in A già in tasca, la Rugby Roma sconfitta 31-26 a Tor Pagnotta. L’ala Fabio: “E’ il percorso che conta”

Una sconfitta indolore, una di quelle rare volte in cui puoi commentarla anche con un sorriso. Consapevoli che forse il clima in settimana e quello trovato domenica al campo può avere un po’ inciso. Nella partita in cui si celebrava la promozione in Serie A, la Rugby Roma è inciampata nella prima sconfitta interna stagionale, piegata per 31-26 dall’Unione Rugby Capitolina. Il clima era quello della grande festa, con un campo di Tor Pagnotta gremito anche in un orario molto particolare, con la sfida in programma a mezzogiorno. Sfida anticipata tra l’altro dall’arrivo di presidente e assossore allo sport del IX Municipio, Titti Di Salvo e Patrizio Chiarappa, che prima del match hanno voluto premiare il presidente Roberto Corvo e il capitano Matteo Battarelli per la promozione.

In campo tutto sembrava andare bene fino alla fase centrale delo secondo tempo, quando la Capitolina ha approfittato di un calo della Rugby Roma e piazzato una dopo l’altra le tre mete che hanno girato il match. “Nel primo tempo - ha poi detto il coach Daniele Montella - abbiamo giocato, è stata una partita a ritmi abbastanza alti, poi nel secondo tempo si è abbassato il livello generale, magari anche per il caldo. Noi purtroppo siamo ricaduti in errori ricorrenti: 3 cartellini gialli e 3 mete subite in inferiorità numerica. La differenza sta tutta qui. Qualche esperimento? Era in programma, ci sta e li riproporremo”. Resta però la felicità per avere potuto festeggiare la promozione a Tor Pagnotta davanti a un mare di gente: “Proprio per questo mi è dispiaciuto perdere l’ultima in casa, ma va anche dato atto alla Capitolina di avere giocato un bel secondo tempo con una strategia efficace. Oggi è andata così, pensiamo alla promozione conquistata, un calo di concentrazione può starci”. 

Stesso calo che ha avvertito in campo anche Alessandro Fabio: “Abbiamo impostato la partita come sappiamo, aggressivi in difesa dominanti per tutto il primo tempo. Nel secondo, poi, forse dopo avere fatto la quarta meta ci siamo un po’ seduti. Abbiamo concesso troppo verso la fine, ma, come abbiamo dimostrato anche a casa loro, durante la stagione non avremmo mai commesso questo errore. Era sempre un derby, ma anche una partita che arrivava dopo la promozione. E alla fine è il percorso che fa la differenza rispetto agli episodi. In stagione considero quello di Benevento come il nostro unico, vero scivolone”. Di certo è che la squadra è già proiettata verso la Serie A: “Nessuno di noi - dice la 24enne ala romana - ha paura di affrontare la A, anzi, siamo estremamente carichi e non vediamo di ricominciare la preparazione. Quello che è successo oggi ci aiuterà anche a essere più determinati e a non far ripetere questi cali. Della mia stagione sono soddisfatto, ho segnato 12 mete, ma rispetto a un anno fa mi sono messo più al servizio della squadra, perché la nostra forza è il gruppo”.