Un secondo posto da blindare, due amici da salutare. Si respirerà un clima emozionante domenica, quando la Rugby Roma affronterà il Romagna per la sedicesima giornata del campionato di Serie A: sarà infatti l’ultima partita casalinga con la maglia bianconeroverde per due bandiere, Riccardo Cioni e Sean Valsecchi. In un match che potrebbe permettere alla squadra del coach Daniele Montella di blindare il secondo posto (Livorno è imprendibile a +11), visto che con 58 punti le inseguitrici Firenze e lo stesso Romagna (che si affrontreranno nel prossimo turno) sono rispettivamente a -4 e -6.
Cioni e Valsecchi, ufficialmente vincitori del concorso per entrare nel gruppo sportivo delle Fiamme Oro, faranno probabilmente in tempo ancora a giocare la prossima partita in casa della Primavera, ma quella di domani sarà certamente l’ultima sul loro campo di casa. Cioni rappresenta il perfetto anello di congiunzione fra la storia e il presente della Rugby Roma, visto che nonno Franco giocava nell’Olimpic prima della fusione e che papà Alessandro, nato colleferrino e Cus Roma, è stato una bandiera delle Fiamme Oro, “prestato” in maglia bianconeroverde per una sola partita di coppa europea. “Io sono entrato nel 2013 e papà nel 2014 come tecnico”, aggiunge Riccardo. “Non è stata una decisione che ho preso a cuor leggero, sono stati tanti i pensieri. Ma ho 27 anni, sono consapevole che il mondo dello sport in Italia non ti da tante opportunità per poterci vivere, quindi, considerando la mia laurea in scienze motorie e quella in arrivo in management dello sport, visto che la mia intenzione è sempre stata quella di restare in questo mondo, questo concorso mi è sembrata l’occasione giusta per iniziare a mettere una pietra fondamentale per il mio futuro, visto che i gruppi sportivi militari rappresentano un livello altissimo. Oltre a proseguire il mio percorso da allenatore”.
La Rugby Roma però resterà per sempre parte della sua vita. “Per me è casa. E dentro questa parola ci metto tutto: la famiglia, le cose più care, affetti, passione. Casa è dove ci si può rifugiare, dove si stemperano le pressioni”. Se poi si pensa che questa casa, quando Cioni è entrato alla Rugby Roma, nemmeno c’era… “Dopo avere lasciato il Tre Fontane l’attività era ripartita da zero, la prima squadra era in Serie C, non c’era ancora l’Under 18, che poi è nata con il mio gruppo della 16, il primo che ridiede linfa alla seniores”. E a confermare tutto questo, va ricordato che assieme al fratello Massimiliano, Adriano Casagrande, Andrea Cassanta, Leonardo Cupaiolo, Alessandro Fabio, Riccardo Lo Guzzo, Marco Pollak e Luca Padalino, Cioni ha conquistato la promozione in Elite con l’Under 18 e poi quella in Serie A con la prima squadra. “Esco dalla Rugby Roma consapevole di avere vissuto in pieno tutto questo percorso, con tanti ragazzi di quel gruppo ancora qui e guardando esordire i 2006, che ci daranno il ricambio esattamente come allora. Tra l’altro li ho anche allenati in Under 14, mi fanno sentire un po’ più vecchio… E vedo quello che è stato costruito, da quel vagare senza niente ad avere oggi 30-40 giocatori e 4 allenatori per categoria e un impianto del genere”. Cioni è anche la memoria storica e statistica della Rugby Roma: “Da quel punto di vista non cambia niente, continuo ad aggiornarle…”.
Per Sean, cresciuto da bambino nelle Fiamme Oro, sarà invece un ritorno. “Quella - racconta Valsecchi - era stata la mia prima casa, ma andarmene via dalla Rugby Roma non significa perdere tutte le amicizie che abbiamo costruito. Resteranno per sempre. E io continuerò a seguire sempre la Rugby Roma, quando sarà possibile. La sola differenza sarà che non ci alleneremo più insieme”. La decisione alla fine non poteva essere diversa: “Innanzi tutto perché li sono cresciuto e ho altri affetti, poi perché un’opportunità lavorativa del genere non puoi lasciartela scappare”. Valsecchi alla Rugby Roma è diventato un giocatore completo: “Innanzi tutto ho imparato che il gruppo squadra è la cosa più importante, senza non vai da nessuna parte. So di essere cresciuto dal punto di vista della leaderhisp e so quello che serve per relazionarsi con tutti. Ovviamente troverò un livello più alto, ma d’altronde quella è l’Elite”. Un dispiacere grande sarà invece lasciare i ragazzini della Rugby Roma: Sean allena infatti l’Under 10. “Si è creato un legame fortissimo, mi sento il loro fratello maggiore. Ogni tanto qualcuno prova a portare palla in avanti e li sfotto, ‘che vuoi giocare numero 10?’. Invece sono tutti ragazzini che hanno una grande cattiveria agonistica, a tutti piace tantissimo placcare, una cosa che mai avevo visto prima. Che è poi l’essenza dello spirito della Rugby Roma. Da bambino io mai avrei fatto quei placcaggi, anzi, nemmeno adesso… Che poi quando ero in Under 14 mi misero per sei mesi a fare il pilone proprio per farmi venire la voglia di placcare”.
Infine, ecco le classifiche di Cioni e Valsecchi nella loro storia alla Rugby Roma.
Il compagno di squadra più divertente?
(C) “Gabriele Baffoni e Alessandro Perissa, una coppia micidiale”.
(V) “Alessandro Fabio e Gummy Casasanta, hanno sempre il sorriso stampato e la battuta pronta per sdrammatizzare e alzare il morale”.
Il compagno più forte?
(C) “Adriano Pastore Stocchi, un giocatore completo in attacco e difesa, con una gran conoscenza del gioco e innata leadership, rappresenta il futuro”.
(V) “Forse Abraham Elias. Che magari incontrerò nelle prossime settimane…”.
Il compagno che vorresti strozzare?
(C) “Alfa, quando lo sento urlare incitamenti dall’altra parte del campo mentre facciamo una mischia. ‘Ma che te strilli’, gli vorrei dire… Oltretutto è il compagno con il quale ho condiviso anche più esperienze extra, con le Fiamme in Coppa Italia, con i Lupi, con una selezione universitaria”.
(V) “Filippo Fratini: è capace di fare una cosa magnifica, come prendere un buco e scavare un break, per poi buttare la palla perché non sa che farci”.
Questa la formazione della Rugby Roma per la sfida di domenica con il Romagna RFC (Stadio Renato Speziali, ore 15.30), per la quattordicesima giornata del campionato di Serie A, Girone 4: 15 Pollak; 14 Vella, 13 Battarelli (c), 12 Zorobbio, 11 Pastore Stocchi; 10 Valsecchi, 9 Casasanta; 8 Talavou Maa, 7 Cioni, 6 Tarroni; 5 Jankauskas, 4 Cordella; 3 Battisti, 2 Rovas, 1 Fratini. A disposizione: 16 Lo Guzzo, 17 Vivaldi, 18 Bernasconi, 19 Fatucci, 20 Marra, 21 Mazzi, 22 Adriani, 23 Fabio.