Tra i settori più importanti di un club rugbistico, c’è ovviamente la categoria a cui accedono per la prima volta i bambini. L’under 6 è una sorta di ingresso nel mondo della palla ovale e a prendere per mano le giovani promesse della Rugby Roma Olimpic Club 1930 è stato chiamato Leonardo Iatta, giocatore della formazione seniores che milita in serie B.
Dopo i due anni passati insieme, di cui l'ultimo terminato in modo assurdo a causa della pandemia, la voglia di continuare con il progetto di rifondare e consolidare il minirugby mi sprona ad accettare l'incarico anche quest'anno.
La Rugby Roma Olimpic Club 1930 è la mia casa da 11 anni, la metà dei miei: ho iniziato a giocare ed allenare con questi colori e con questo stemma cucito sul petto. E anche sulla pelle.
Quest'anno sono stato riconfermato per i piccolissimi della Under 6. Di obiettivi tecnici con bambini così piccoli bisogna prefissarsene con il contagocce, il mio obiettivo principale è sviluppare la loro psicomotricità per dare una base per le categorie successive.
Nel corso della stagione insegnerò loro i valori del rugby, l'importanza dell'aiuto reciproco e la condivisione di gioia, divertimento, dolore e lavoro; accompagnandoli nella loro crescita e formazione come bambini/e, rugbisti/e e futuri/e uomini/donne.
Il progetto di riportare la RROC 1930 agli albori sia per il minirugby che per il 1º XV è ambizioso e oneroso: avere una Under 6 numerosa e coesa sarà a beneficio e pregio per il club e le categorie superiori. Spero di rispettare tutti questi obiettivi, anzi sono sicuro di riuscirci (proprio per rispettare uno degli insegnamenti più importanti tra i valori del rugby, come la determinazione).
Tra i capisaldi della nuova direzione tecnica della Rugby Roma Olimpic Club 1930 ci sarà sicuramente la considerazione degli atleti che costituiranno il futuro del club. Per questo, un'attenzione particolare è dedicata alle relazioni con gli istituti scolastici: a curare questo aspetto è stato chiamato Ernesto De Fazi, storica figura del rugby a Roma, anche lui a un passo dall'abbandonare il mondo della palla ovale. Quando un giorno ha squillato il suo cellulare...
Dopo tanti anni di attività, avevo deciso di abbandonare il mondo del rugby. Un giorno è arrivata la telefonata di Daniele Montella che allenai molti anni fa, quando era ragazzino... e mi ha fatto tornare sui miei passi. Con Daniele ho un feeling particolare, oltre ad essere figlio di un mio carissimo amico e compagno di squadra è stato allenato da me agli esordi della sua carriera da giocatore, inoltre è stato un valido aiuto nel lavoro che ho fatto presso il Comitato Regionale Laziale, quindi non potevo assolutamente rifiutare il suo invito. Inutile dire che ritornare alla Rugby Roma e essere “richiamato” da Daniele mi ha fatto immenso piacere… per questo spero davvero di essere utile alla società.
Sono un rugbista di vecchia data, nato come giocatore nella Lazio Rugby ho chiuso poi la mia carriera nella Rugby Roma Olimpic di Renato Speziali. Come allenatore ho iniziato nella Lazio Rugby e poi ho fatto tutto il mio percorso professionale nell’Eur Rugby Roma prima e successivamente nella RROC allenando quasi tutte le categorie, ricoprendo anche il ruolo di responsabile tecnico per il settore giovanile. Ho poi avuto un incarico dal C.R.L per curare i rapporti tra il comitato e le scuole.
Come obiettivo primario vorrei cercare di portare più ragazzi e ragazze possibili a praticare questo sport nel nostro club. La componente ludica sarà la base su cui puntare per coinvolgere i ragazzi e far conoscere il nostro sport, cercando di creare un vivaio numericamente importante da cui ricavare i giocatori di domani.
Il mio compito sarà quello di coordinare le attività da svolgere nelle scuole, quindi cercherò di supportare e consigliare i nostri educatori che andranno a lavorare con gli alunni, evidenziando l’importanza della giusta alchimia tra gioco e sport. Gli alunni dovranno divertirsi ma dovranno anche acquisire le basi per poter praticare il nostro sport in sicurezza e con i fondamentali di base.
Sono stato allenatore e docente di Educazione Fisica nella scuola per più di 40 anni, conosco bene il mondo del rugby ed il mondo della scuola e spero che la mia esperienza si rivelerà utile per far crescere il numero dei praticanti ed avvicinare anche i genitori alla vita del circolo e quindi del Rugby.
1- Cosa ti ha spinto ad accettare di affrontare la prossima stagione con con la Rugby Roma Olimpic Club 1930?
Con la prossima stagione entrerò nell'ottavo anno consecutivo di presenza nei quadri tecnici della società. Posso affermare con orgoglio e soddisfazione di aver affrontato e vissuto tutto il periodo delle difficoltà, ho visto crescere e contribuito alla crescita di gran parte dei ragazzi tuttora presenti sul campo. Per questo sono ben felice di continuare a dare il mio piccolo ed umile contributo.
2- In quali società hai allenato in precedenza e dove sei cresciuto rugbisticamente?
Sono nato rugbisticamente a 10 anni (all'epoca eravamo definiti "aquilotti") con il Colleferro, grazie a mio padre che allenava la prima squadra in serie B. Poi ho continuato con il CUS Roma, con cui ho vinto il campionato nazionale U.17, entrando a far parte delle nazionali minori. Ho disputato due finali Under 19 consecutive con il Cus Roma per poi partecipare con la prima squadra nella fase della promozione per la Serie A1. Dal CUS Roma sono passato alle Fiamme Oro con cui ho condiviso varie promozioni dalla C alla B, dalla B alla A2 e dalla A2 alla A1 ,avvenuta nel 1996-97- La stagione successiva, fui il capitano delle Fiamme Oro e venni eletto miglior giocatore della Serie A. Come tecnico, invece, ho allenato varie squadre di diverse società in diverse categorie: le giovanili della LazioePrimavera, della Primavera Roma, della Portaportese Rugby Roma 2000, Lazio U.18, Lazio Rugby U.23, Torvaianica Serie C, fino all’attuale società.
3- Quali sono gli obiettivi che ti poni per la prossima stagione e cosa ti auguri di trasmettere ai ragazzi che andrai ad allenare?
Contribuire insieme a tutto lo Staff tecnico, quindi con un lavoro comune ed esperienze condivise, alla crescita del Club non solo a livello locale ma nel panorama nazionale ed alla crescita dei ragazzi nel rispetto degli immensi valori del rugby.
Cosa ti ha spinto ad accettare di affrontare la prossima stagione con la Rugby Roma Olimpic Club 1930?
Alla base della mia decisione c'è sicuramente la volontà nel proseguimento del percorso intrapreso da diversi anni con soddisfazione e ottimi rapporti personali ormai consolidati con tutto l'ambiente.
In quali società hai allenato in precedenza?
Tutto ebbe inizio al Frascati con la serie A femminile. Successivamente... sempre e solo Rugby Roma Olimpic Club1930.
Quali sono gli obiettivi che ti poni per la prossima stagione?
Vorrei davvero che tutti gli atleti raggiungesserouno stato forma adeguato per essere a disposizione del tecnico e della squadra di cui fanno parte in maniera ottimale.
Cosa ti auguri di trasmettere ai ragazzi che andrai ad allenare?
Mi auguro di tramandare loro gli stessi valori che caratterizzano il rugby: l'impegno, la costanza nel perseguire l'obbiettivo anche nei momenti difficili, attraverso la massima serietà con il sorriso sul volto e un alto senso di appartenenza.
Cosa pensi di apportare al progetto della Rugby Roma?
Anzitutto molta professionalità che metterò in pratica con continui aggiornamenti e una buona dose di estrema volontà che caratterizza le donne difronte ad un obbiettivo.
Cosa ti ha spinto ad accettare di affrontare la prossima stagione con con la Rugby Roma Olimpic Club 1930?
Questa è la settima stagione che faccio parte di questa società, ormai mi sento legato all’ambiente, alla storia e ai ragazzi che ne fanno parte. Per questo, tra i motivi che mi hanno spinto a continuare, c’è sicuramente quello di rimanere in un club che sento mio.
2- In quali società hai allenato in precedenza e dove sei cresciuto rugbisticamente?
Mi accingo a disputare la mia ventitreesima stagione da allenatore: in precedenza allenato Fiamme Oro e ho allenato il Segni. Successivamente ho allenato il Colleferro, la Primavera, per approdare al CUS Roma. Poi ancora Viterbo, Urbe Roma e infine anche la Lazio. Sono tanti anni che alleno, ho fatto tutte le categorie dalla Serie A alla serie C, passando per il settore giovanile e anche il rugby femminile. Come atleta invece sono cresciuto a Benevento in quanto sono originario di quella provincia, e ho giocato fino all'età di 25 anni nel Benevento; poi fino a 32 con le Fiamme Oro.
3- Quali sono gli obiettivi che ti poni per la prossima stagione?
Gli obiettivi che mi pongo per la prossima stagione sono soprattutto migliorare anzitutto me stesso: successivamente mi auguro di trasmettere a tutto il gruppo di ragazzi che dirigerò le conoscenze in mio possesso per farli crescere dal punto di vista sia tecnico e sia anche dal punto di vista umano. Ritengo che l’aspetto umano sia importante perché il rugby ha dei valori che possono servire molto nella vita di tutti i giorni Il prossimo, sarà il mio quarantasettesimo anno che sarò su un campo da rugby ed quello che vorrò trasmettere sono quei valori di educazione di rispetto che sono poi fondamentali.
4- Cosa ti auguri di trasmettere ai ragazzi che andrai ad allenare?
Voglio apportare alla Rugby Roma sicuramente molta esperienza, molta voglia di fare molta voglia di partecipare: per me il rugby è anzitutto partecipazione e inclusione.
Dicembre 22, 2024 by Redazione
Dicembre 20, 2024 by Redazione
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